Inaugurato nel 1994 come stadio di atletica leggera, ha mantenuto questo ruolo fino al 2004, quando è stato chiuso per una ristrutturazione che non si è mai conclusa. Un nuovo progetto di rinnovamento dello stadio, che lo avrebbe portato alla capienza di 66 mila spettatori, arrivò a seguito della candidatura di Madrid come sede dei giochi olimpici (per l’edizione 2012, 2016 o 2020). Le tre candidature non andarono a buon fine e anche questo progetto venne sospeso. Il periodo di stallo si interruppe a dicembre 2008, quando il presidente dell’Atlético Madrid Enrique Cerezo firmò un accordo con il sindaco di Madrid per il passaggio dello stadio (fino ad allora di proprietà comunale) alla società calcistica.
Dal 2015 il club è a tutti gli effetti proprietario della struttura, che nel 2016 è stata denominata Wanda Metropolitano.
Il nome è dovuto al fatto che la compagnia Wanda (colosso cinese nel settore alberghiero) versa ogni anno 10 milioni di euro per i diritti del nome. L’aggettivo Metropolitano è stato invece aggiunto in ricordo dello stadio sul cui prato l’Atlético ha segnato i suoi primi successi, fra il 1923 e il 1966.
Con una capienza di circa 68.000 spettatori, il Wanda Metropolitano è stato progettato per soddisfare i più alti standard di comfort, sicurezza e visibilità e nel 2019 ha accolto la finale della Champions League.
L’inaugurazione ufficiale si è svolta il 16 settembre 2017 con la partita di campionato Atletico Madrid-Malaga
Durante il tour del Wanda Metropolitano si può conoscere da vicino uno degli stadi più moderni d’Europa.
Il museo inoltre offre una serie di pannelli interattivi grazie ai quali si può conoscere sia la storia del club che i valori della squadra.
Il Wanda Metropolitano è facilmente accessibile con i mezzi pubblici. In metro, con la linea 7, si scende alla fermata Estadio Metropolitano.