Il Sacrario è situato all’estremità est del Montello, a circa 2 km dall’abitato di Nervesa della Battaglia in provincia di Treviso.
È visibile da tutta l’area circostante a memoria della sanguinosa battaglia del giugno 1918.
Progettato da Felice Nori e realizzato nel 1935, venne inaugurato solo nel 1938 in occasione del ventennale della battaglia sul fiume Piave.
Costruito a pianta quadrata, si sviluppa in altezza con una massiccia torre di quasi 30 metri e al suo interno presenta 4 piani.
All’ultimo piano della torre, aperto verso l’alto, quattro grandi finestre consentono di accedere all’esterno da cui si può vedere l’intera zona della battaglia del Montello, delimitata dall’ansa del fiume Piave.
Nel Sacrario riposano i resti di quasi 9000 soldati provenienti dai 120 Cimiteri di guerra disseminati lungo il Piave durante le dure, sanguinose battaglie del 1917 e del 1918. Oltre 3000 soldati però sono dichiarati militi ignoti.
Il Sacrario ospita al suo interno anche una collezione museale, con materiali e testimonianze sugli eventi bellici tra Piave e Montello.
Dopo la battaglia di Caporetto, il Montello venne colpito dai duri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, in quanto si trovava al centro del fronte del Piave.
Esso divenne il principale obiettivo dell’offensiva austro-ungarica che si protrasse fino al giugno 1918.
L’8^ Armata italiana, riuscì a contenere lo sfondamento, a riprendere Nervesa e a respingere il nemico oltre il Piave.
Dal 24 ottobre al 3 novembre 1918 i soldati italiani scattarono all’offensiva finale sul Monte Grappa e sul fiume Piave.
Il fronte austro-ungarico crollò definitivamente e il 4 novembre 1918 l’Impero Austro-Ungarico firmò la resa.
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