Il teatro Massimo di Palermo è costruito in stile neoclassico-ecclettico ed è uno dei principali simboli della città.
I lavori iniziarono il 12 gennaio 1875, anniversario della rivoluzione siciliana del 1848.
Dopo quasi 22 anni, nel 1897, il teatro venne inaugurato e dedicato a Vittorio Emanuele II, Re del neonato Regno d’Italia.
L’inaugurazione avvenne il 16 maggio 1897 con l’opera “Falstaff” di Giuseppe Verdi.
Il Teatro Massimo è la più grande struttura teatrale in Italia e la terza in Europa, secondo solo al Palais Garnier di Parigi, e l’Hof-Opernhaus di Vienna.
L’aspetto centrale del teatro è un insieme di diversi stili architettonici: la scalinata monumentale in stile classico, il pronao con colonne corinzie, il frontone in stile greco-romano.
I due gruppi bronzei con i leoni che fiancheggiano la scalinata raffigurano la Tragedia e la Lirica.
La cupola che sovrasta la sala d’ingresso ha un diametro di quasi 28 metri ed è composta da una struttura di ferro coperta da squame bronzee d’ispirazione corinzia.
L’interno della sala grande è costituito da cinque ordini ciascuno formato da 31 palchi, a cui si somma il loggione, per un totale di 1.381 posti (originariamente erano 3.000). Nel centro del secondo ordine di palchi si trova in palco reale con lo stemma sabaudo.
Il soffitto della sala grande è caratterizzato dal soffitto mobile decorato da una ruota simbolica formata da 11 pannelli di tela. Le opere pittoriche rappresentano in trionfo della musica. Un meccanismo di funi solleva verso l’alto i petali consentendo così una aerazione naturale.
Le eleganti decorazioni sono ispirate al liberty europeo. Fra gli altri ambienti del teatro, la sala Onu (che nel 2000 ospitò la conferenza sulla criminalità organizzata), la sala pompeiana e la sala degli stemmi.
Nel 1974 il Teatro viene chiuso per lavori di ristrutturazione, che si protraggono fino al 12 maggio 1997.
Oggi il teatro, diventato ormai il monumento simbolo di Palermo, mantiene la sua vocazione originaria e ospita una lunga programmazione di spettacoli.