Con la rottura del fronte italiano e la ritirata di Caporetto, il Monte Grappa divenne prima linea del settore montano tra Brenta e Piave.
Le truppe italiane dopo una drammatica ritirata giunsero sul Grappa stremate.
La conquista del Monte Grappa, infatti, avrebbe consentito agli austro-ungarici di entrare senza alcun sforzo bellico nella pianura veneta.
Il Sacrario Militare di Cima Grappa fu costruito nel 1935 e sorge sulla sommità del massiccio del Grappa ad un’altitudine di 1776 metri.
Il corpo centrale del monumento, dove sono custoditi i resti mortali di 12.615 caduti, di cui 10.332 ignoti, è costituito da cinque gironi concentrici, ciascuno alto 4 metri e largo 10 metri.
Le spoglie dei caduti identificati sono disposte in ordine alfabetico e custodite in loculi individuali, coperti da lastre di bronzo.
Sulla sommità del monumento sorge il sacello del Santuario della Madonnina del Grappa. La Madonnina del Grappa, benedetta dal cardinale Sarto, poi diventato Papa Pio X oggi è meta di devoto pellegrinaggio.
Dal piazzale del Santuario si snoda, tra due file di cippi di pietra sui quali sono scolpiti i nomi delle località legate ai più famosi fatti delle battaglie del Grappa, la via eroica che corre per 250 metri fino al Portale Roma. Sopra al Portale Roma è stato ricavato un osservatorio dal quale è possibile osservare l’ampio panorama circostante e i punti di maggiore interesse storico.
Tra il 4° e il 5° girone, in posizione centrale, si trova la tomba del Generale Giardino.