La prigione di Kilmainham venne edificata tra il 1792 ed il 1795.
È stata luogo di sentenze capitali ed è la testimonianza di alcuni tra i momenti più cupi di tutta la storia dell’Irlanda.
Si trattava di una delle carceri più temute di tutto il paese e nel corso degli anni vi sono stati rinchiusi criminali che si erano macchiati di ogni tipo di crimine, non facendo differenza tra un piccolo furto ed un omicidio.
La prigione di Kilmainham, però, è passata tristemente alla storia soprattutto in quanto fu un luogo di detenzione e di tortura per i prigionieri che erano stati condannati per reati contro la Corona inglese.
Oggi è possibile visitare la prigione di Kilmainham grazie a delle visite guidate che conducono attraverso i suoi lunghi e tetri corridoi e che mostrano anche le varie celle dei detenuti.
Luoghi angusti e decisamente piccoli, senza finestre, dove ancora oggi si possono leggere le scritte dei detenuti sui muri.
Dopo la visita delle celle si passa ai tanti cortili della prigione, il più famoso dei quali è l’Invincibles Yard, che prende il nome di un’organizzazione i cui membri vennero impiccati proprio in quel luogo.
Alla fine della guerra civile del 1921, la prigione di Kilmainham venne chiusa ed abbandonata per diversi anni fino a quando nel 1960 venne ristrutturata e poi aperta al pubblico.
Oggi la prigione di Kilmainham è meta di tantissimi turisti ogni anno.
La prigione di Kilmainham continua ad avere uno spazio speciale nella memoria degli irlandesi, poiché grazie alla lotta di coraggiosi patrioti che furono incarcerati e uccisi, l’Irlanda ottenne la sua indipendenza dal Regno Unito.
L’ultimo prigioniero fu liberato nel 1924, poco prima della chiusura del carcere, ed era Éamon de Valera, colui che successivamente divenne Presidente dell’Irlanda.