Il Duomo di Monreale è famoso per la sua struttura, per la ricchezza degli interni, per i mosaici, ed è considerato il più grandioso monumento religioso dell’epoca normanna in Sicilia.
Venne costruito da Guglielmo II nel 1186. Secondo la tradizione, il sovrano ordinò la costruzione del Duomo in seguito ad una visione della Vergine. L’opera venne conclusa nel 1267.
L’edificio è a croce latina lungo 102 metri e largo 40 metri, a tre navate separate da due file di nove colonne ciascuna, tutte di granito ad eccezione di una, la prima a destra, che è di marmo proveniente da un antico edificio romano.
La struttura subì nei secoli diverse ristrutturazioni e numerosi ampliamenti. Tra questi vale la pena ricordare la costruzione del portico più antico, realizzato durante la dominazione spagnola tra il 1547 e il 1569. Nel 1595 venne costruita la Cappella di San Castrense il cui altare contiene le reliquie del Santo.
La facciata principale del Duomo di Monreale si trova in Piazza Guglielmo II: essa è compresa tra due torri campanarie tipicamente normanne, di cui una (quella di sinistra) è leggermente più bassa dell’altra a causa di un fulmine che la colpì nel 1807. La facciata presenta poi un portico settecentesco a tre arcate, sormontato da una balaustra e decorato con tipici elementi arabi.
Gli interni presentano poi alcuni elementi tipici bizantini come la crociera del transetto a pianta quadrata e la decorazione a mosaico.
I mosaici sono sicuramente gli elementi più affascinanti e famosi del Duomo di Monreale. Essi, infatti, ricoprono buona parte del Duomo: si tratta di mosaici di scuola bizantina a fondo oro, eseguiti tra il XII e il XIII secolo.
Il mosaico più importante è sicuramente il Cristo Pantocratore che occupa l’intero catino absidale: si tratta di una raffigurazione di Cristo in un atteggiamento di gloria e maestosità. Attorno a questa figura si possono trovare numerosi mosaici che rappresentano la Vergine, i Santi Apostoli e gli angeli.
Nel lato meridionale del transetto sono collocati i sarcofagi dei Re normanni: quello in porfido di Guglielmo I è il monumento originale. Quello di Guglielmo II, di marmo con decorazioni risalenti al XVI secolo, sostituisce l’originaria sepoltura distrutta in un incendio.
Il tetto in legno sostituisce quello distrutto da un incendio nel 1811. Il soffitto originale aveva una decorazione con muqarnas simili a quelle della Cappella Palatina di Palermo.
Un dettaglio interessante è l’uso occasionale di strati di legno tra alcune grandi pietre delle spesse pareti: sono come un cuscinetto antisismico, il legno assorbe lo shock permettendo di resistere ai terremoti.