La Cappella Palatina è il monumento più rappresentativo e meglio conservato dell’epoca normanna di tutta la Sicilia.
L’architettura è un insieme armonico di tradizione bizantina, islamica e latina con soffitto ligneo e mosaici.
Venne costruita nel 1130 sulle antiche rovine della precedente cappella che oggi funge da cripta.
Ubicata al primo piano del Palazzo dei Normanni, venne realizzata tra il 1130 ed il 1132, come cappella privata intitolata a SS. Pietro e Paolo. La navata laterale di destra è decorata con episodi della vita di S. Paolo mentre, quella di sinistra è decorata con episodi della vita di S. Pietro.
La Cappella ha tre navate separate da dieci colonne, cinque per lato, di granito egiziano.
Il pavimento è di mosaico secondo un disegno che reca motivi geometrici, chiaramente di ispirazione bizantina.
Il ricchissimo soffitto è decorato con stalattiti e pitture di stile islamico. Due file di grandi cassoni a forma di stella a otto punte chiudono una piccola cupola a otto spicchi curvi. La stella è formata da due facce, l’interna è decorata con forme geometriche mentre, l’esterna da caratteri dell’antica scrittura araba.
Un tempo il suo aspetto esteriore era totalmente diverso ad oggi. Della sua facciata originaria non è rimasto quasi nulla perché inglobata da altre strutture più recenti.
Originariamente sorgeva isolata, l’abside era rivolto ad oriente come da tradizione bizantina.
Nella stessa struttura si trova l’unione di due piccole chiese, due mondi vicini ma lontani allo stesso tempo.
Ad Occidente si vede una chiesa latina suddivisa da dieci colonne di granito in tre navate mentre ad Oriente, si trova una piccola chiesa cristiana orientale, a pianta quadrata sormontata da una cupola.
Anche le iscrizioni che si trovano sulle pareti sono sia in latino che in greco.
I mosaici bizantini sono formati da due lastre di vetro tra le quali si trova un piccolo strato d’oro.