La storia di Arles è fortemente intrecciata a quella di un grande personaggio della pittura impressionista, Vincent Van Gogh, che trascorse in Provenza alcuni anni della sua vita, prima che la malattia lo consumasse definitivamente.
Qui dipinse ed espose molte delle sue opere più famose come La sedia di Vincent, la prima versione de La camera di Vincent ad Arles, Vaso con dodici girasoli e anche due pitture notturne come la Terrazza del Caffè la sera e la Notte stellata sul Rodano.
Stregato dai colori, dalla luce e dai paesaggi della Provenza, incantato dai campi assolati che circondano la città.
La sua salute mentale peggiorò sensibilmente, fino a sfociare nell’episodio di autolesionismo che portò Van Gogh a tagliarsi un orecchio e a ricoverarsi di sua spontanea volontà prima ad Arles e poi a Nimes.
Purtroppo delle 300 opere che l’artista dipinse ad Arles, non ne è rimasta nemmeno una in città.
Nel centro della città si trova il Cafè Van Gogh. Qui il pittore sedeva spesso, osservando la vita attorno a sé e traendo ispirazione. Infatti immortalò l’esterno di questo caffè nel quadro Terrazza del caffè all’aperto, e il suo interno dell’epoca in un altro quadro, Cafè de la nuit.
Alle porte della città di Arles si trova un altro iconico scorcio delle opere di Van Gogh, Il ponte di Langlois. Di questo scorcio si trovano cinque differenti versioni, in cui l’artista giocò con le variazioni di prospettiva, luce e colore.