
Quando nel resto dell’Europa si affrontavano problemi legati alla superstizione del nuovo millennio in Jugoslavia si combatteva una guerra fratricida fra le truppe serbe e la popolazione kosovara.
Questa guerra venne chiamata Guerra del Kosovo ed è l’ultimo capitolo delle sanguinose guerre balcaniche.
Il 24 marzo 1999, alle 20.25, il primo bombardamento su Belgrado; il 26 le «operazioni», chiamate interventi umanitari, erano già 500.
Le operazioni umanitarie di bombardamento durarono 78 giorni e scaricheranno 2.700 tonnellate di esplosivo sulla capitale della Jugoslavia.
Restano ancora oggi da stabilire le vere cause che spinsero la Nato a quell’attacco.
Dietro alle retoriche dell’emergenza umanitaria si nascondono, come sempre, ben più̀ urgenti ragioni politiche ed economiche.
Il bombardamento di Belgrado venne celebrato come “un giorno importante per la democrazia mondiale”.