Capo Sounion, a circa 70 km a sud di Atene, è un promontorio roccioso che si affaccia sul Mar Egeo.
Si trova sulla punta meridionale dell’Attica ed era l’ultimo lembo di terra che i soldati guardavano mentre si allontanano verso la battaglia. Questo era anche il primo punto di riferimento che speravano di rivedere, poiché significava essere tornati in patria.
Difficile scindere la storia dalla leggenda quando si racconta di Capo Sounion: questo è il promontorio dal quale si sarebbe gettato Egeo, Re di Atene e che dà nome al mare che bagna le sue sponde. Nell’Odissea invece Omero lo cita come luogo di sepoltura del Phrontes, il timoniere di Menelao di ritorno dalla città di Troia.
Il grande Tempio dedicato a Poseidone, Dio greco del mare, venne costruito tra il VI e VII secolo a.C.
In origine contava 42 colonne e al suo interno ospitava una statua di Poseidone alta circa 5 metri.
Durante le guerre contro i persiani nel 480 a.C., Serse distrusse il Tempio ma, a seguito della vittoria greca contro le truppe persiane nella battaglia di Salamina, il Tempio venne ricostruito.
Gli scavi archeologici in questa zona iniziarono nel 1906 e riportarono alla luce questo Tempio, famoso già nell’antichità per la sua posizione a picco sul mare.