Domus dei Tappeti di Pietra

Domus dei Tappeti di Pietra

Nelle vicinanze della Basilica di San Vitale si trova la Domus dei Tappeti di Pietra, considerata uno dei più importanti siti archeologici italiani scoperti negli ultimi decenni.

Tra il 1993 e il 1994 la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, interrompendo i lavori per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, riportò alla luce nei pressi di Via D’Azeglio un complesso di strutture edilizie databili tra l’età romana repubblicana e il periodo bizantino.

Collocata all’interno della settecentesca Chiesa di Santa Eufemia, in un vasto ambiente sotterraneo situato a circa 3 metri sotto il livello stradale, è costituita da 14 ambienti pavimentati con mosaici policromi e marmi appartenenti ad un edificio privato bizantino del V-VI secolo.

Ribattezzata “Domus dei Tappeti di Pietra” dal critico Federico Zeri, l’area presenta un complesso di case abitative databili tra il I e il VI secolo arricchite da pavimenti in marmo e mosaico.

Durante le fasi di scavo sono stati identificati diversi periodi, tuttavia, si è deciso di rendere visitabile lo strato di epoca bizantina, del VI secolo, in quanto considerata di maggiore interesse.

Passerelle sopraelevate consentono di percorrere tutto il perimetro del sito archeologico e ammirare da vicino i mosaici pavimentali.

Di particolare interesse e bellezza i mosaici decorati con elementi geometrici, floreali e figurativi ritenuti unici. 

I mosaici più importanti della Domus sono la “Danza dei Geni delle Quattro Stagioni” del IV secolo, rarissima rappresentazione che mostra i Geni danzare in cerchio e il mosaico del “Buon Pastore”, ritratto in una versione differente dall’usuale rappresentazione cristiana.

Ringrazio la Fondazione Parco Archeologico di Classe – RavennAntica per l’ospitalità e la disponibilità dimostrata.

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