La Basilica di San Vitale è considerata uno dei monumenti paleocristiani più importanti d’Italia grazie alla sua storia e ai numerosi mosaici.
Sotto l’Impero di Giustiniano vennero costruite due grandi ed importanti chiese destinate ad accrescere il prestigio imperiale nei confronti del popolo. Questi due edifici sono Santa Sofia a Costantinopoli (oggi Istanbul) e la Basilica di San Vitale a Ravenna.
La Basilica di San Vitale risale al VI secolo, venne progettata e iniziata sotto il Regno dei Goti, proseguita sotto quello dei Bizantini che avevano conquistato Ravenna nel 540 e venne terminata durante l’Impero di Giustiniano I nel 548.
Costruita con base ottagonale, presenta la fusione dell’architettura romana (cupola e portali) e dell’arte bizantina (abside, capitelli e la costruzione in mattoni).
Le decorazioni in mosaico dell’abside risalgono all’epoca giustiniana mentre, gli affreschi della cupola risalgono al 1780.
I mosaici più celebri, collocati nelle due pareti sottostanti dell’abside e in posizione speculare, rappresentano il corteo dell’Imperatore Giustiniano e della moglie, l’Imperatrice Teodora, che si recano in offerta verso il Cristo Cosmocratore. Accanto all’Imperatore in processione è rappresentato Massimiano (primo Arcivescovo di Ravenna) e Belisario (conquistatore di Ravenna).
Le scene dei pannelli rappresentano l’oblatio Augusti et Augustae, ovvero l’offerta imperiale che entrambi facevano alle chiese più importanti dei territori sotto il loro controllo.
Degno di nota è anche il parallelismo tra le processioni di Giustiniano e Teodora e l’episodio biblico dei Magi che offrono doni a Cristo presenti nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.
La Basilica di San Vitale è stata inserita nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1996.
Ringrazio l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna per l’ospitalità e la disponibilità dimostrata.