Nel 1784 il Granduca Pietro Leopoldo volle costruire a Firenze una galleria per accogliere grandi esempi dell’arte fiorentina.
La nascita di questa galleria è data soprattutto alla vicinanza dell’Accademia di Belle Arti da dove ne prende il nome.
Oggi ospita sculture del genio fiorentino, sculture di altri artisti e dipinti dal XIV al XVI secolo.
La Galleria dell’Accademia è conosciuta nel Mondo soprattutto per il David di Michelangelo.
Michelangelo lavorò al David dal 1502 al 1504, usando un blocco di marmo precedentemente usato.
La statua ritrae l’eroe biblico nel momento in cui sta per affrontare il gigante Golia. Il David di Michelangelo è considerato una delle opere più importanti del Rinascimento.
Portato qui nel 1873 dopo essere stato per secoli collocato in Piazza della Signoria davanti a Palazzo Vecchio. L’esposizione a vento, freddo e pioggia ma anche atti vandalici e rivolte stavano danneggiano irrimediabilmente la statua scolpita da Michelangelo.
Nel corso dei secoli il David è diventato sinonimo di perfezione formale e simbolo di una bellezza eterna.
La prima sala che accoglie il visitatore è quella detta del Colosso con il modello originale in gesso del Ratto delle Sabine di Giambologna, il cui originale è collocato sotto la Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria.
In questa sala sono presenti anche alcune opere giovanili di Botticelli tra cui una la Madonna del Mare. A lato è oggi collocata un’altra opera di Sandro Botticelli: la Madonna con Bambino con San Giovannino e due angeli (1470). Sempre nella stessa sala si trova la Deposizione della Croce, iniziata da Filippino Lippi e completata dal Perugino, forse con l’aiuto di Raffaello.
La Galleria delle Prigioni ospita quattro sculture raffiguranti nudi maschili, dette Prigioni, realizzate da Michelangelo per la tomba di Giulio II. I Prigioni sono ad uno stato di lavorazione incompleto volontariamente scelto da Michelangelo, per dimostrare la difficoltà dell’artista di estrare l’opera d’arte dal marmo, simbolo dello sforzo che l’umanità compie per liberare lo spirito dalla materia.
Nella Sala del Duecento si trovano i dipinti più antichi della Galleria dell’Accademia. L’opera più importante è la tavola di Pacino di Buonaguida raffigurante l’Albero della Vita. La tavola raffigura Cristo crocifisso ad una croce con l’aspetto di albero con le radici nel Monte Calvario. Ai lati sono raffigurate le storie della Genesi, dalla Creazione alla cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso.
Nella Sala dell’Ottocento, il nucleo più importante della collezione è costituito dalla Gipsoteca di Lorenzo Bartolini, un’importante raccolta di gessi e modelli dagli originali in marmo.