Il Ponte Vecchio è uno dei simboli più famosi di Firenze e attraversa il principale fiume di Firenze, l’Arno, nella zona dove è più stretto.
Costruito vicino ad un attraversamento di epoca romana, il Ponte Vecchio fu fino al 1218 l’unico ponte che attraversava l’Arno a Firenze.
Il ponte attuale venne costruito nel 1345 dopo che una violenta alluvione ne distrusse il precedente.
Negli anni seguenti alla sua realizzazione, il Comune impose ai macellai di riunirsi con le proprie botteghe sul Ponte Vecchio per isolarsi dai palazzi abitati.
In questo modo i vari scarti di macellazione e i tagli meno consumati venivano direttamente gettati nel fiume, riducendo così sporcizia e odori per le vie di Firenze.
Nel 1566 il Vasari creò sotto ordine di Cosimo I il “Corridoio Vasariano” che univa Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti. Successivamente, sotto il Regno di Ferdinando I, i macellai furono sostituiti con orafi e gioiellieri poiché il sovrano detestava i cattivi odori che sopraggiungevano dal corridoio.
Durante la ritirata tedesca del 1944 fu l’unico ponte che non fu fatto saltare, grazie all’ordine di Gerhard Wolf.
Per molti anni dopo la guerra il Corridoio fu l’unico spostamento nella città per andare dalla parte nord a sud di essa.
Dal punto di vista architettonico il ponte è composto da tre grandi valichi ad arco ribassato.
Un’altra caratteristica di questo ponte è la sensazione che si ha quando vi si entra. Infatti la presenza delle botteghe fa sembrare questo non un ponte ma un proseguimento normale della strada.
Il 4 novembre 1966 il Ponte Vecchio sopportò miracolosamente l’enorme ondata dell’Arno in piena, che ruppe i propri argini causando l’alluvione di Firenze.