Brașov 

Brașov 

Brașov si trova quasi nel centro della Romania, a circa 170 km da Bucarest. È la città più grande della Transilvania con quasi 300.000 abitanti. Venne fondata dai Cavalieri Teutonici nel 1211 e fortificata dai Sassoni, la città è un dedalo di stradine, facciate barocche e guglie gotiche. 

Si trovano numerosi punti di interesse ma i principali sono la Biserica Neagra, la Piata Sfatului e le antiche porte difensive.

La Biserica Neagra di Brașov è tra le chiese gotiche più famose della Romania. L’edificio, lungo 90 metri e con un campanile alto 65 metri, si trova in Piazza del Municipio ed è stata costruita tra il 1385 e il 1477. Nel 1689 un grande incendio devastò gran parte della città e annerì le mura della chiesa e da allora il suo nome è il memoriale di quei tragici eventi. L‘interno della chiesa, in stile barocco, ospita una tra le più grandi collezioni di tappeti orientali in Europa, con oltre 119 tappeti anatolici donati alla Chiesa da alcuni mercanti tedeschi tra il XVII e il XVIII secolo come ringraziamento per essere sopravvissuti nelle terre barbare.

Piata Sfatului è la piazza centrale del centro storico cittadino. Su di essa si affacciano case del 1800 e del 1900, la maggior parte delle quali sono monumenti storici. Tra queste, la più importante in assoluto è la Casa Sfatului che dà il nome alla piazza. Costruita nel 1420, oggi ospita il museo di storia della contea di Brașov. 

La Porta di Caterina fu costruita a scopi difensivi nel 1559, per rimpiazzare la vecchia porta distrutta qualche anno prima da un’inondazione. Prende il nome dall’antico Monastero di Santa Caterina. Le 4 torrette costruite sulla sua cima stanno a significare l’autonomia giuridica di Brașov nel Medioevo. Oggi, la Porta di Caterina è l’unica rimasta tra le antiche porte della città, si narra che nel Medioevo era l’unica entrata per gli abitanti del vicino villaggio di Șcheii Brașovului ai quali non era concesso di usare le altre 4 porte poiché, durante il Regno dei Sassoni dal XIII al XVII secolo, ai romeni era proibito avere una proprietà all’interno delle mura cittadine e pertanto potevano entrare a Brașov soltanto pagando un pedaggio all’ingresso della Porta di Caterina. 

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