Vilnius 

Vilnius 

Vilnius è una meta turistica dell’area baltica, soprattutto grazie al suo splendido centro storico barocco che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Sono presenti molti luoghi storici e artistici importanti ma i più importanti sono la Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao, la Chiesa di Sant’Anna, il Palazzo Presidenziale e la Porta dell’Aurora.

La Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao è il principale luogo di culto di Vilnius si trova nel cuore della “città vecchia”, proprio al centro dell’omonima piazza.

La chiesa sorge su un sito su cui, originariamente, sorgeva un tempio pagano dedicato al Dio del tuono Perkunas. Nel corso dei secoli si susseguirono diverse edificazioni, ristrutturazioni ed ammodernamenti che hanno portato alla struttura attuale: una splendida architettura neoclassica che spicca per il suo candore. La particolarità della basilica è la torre campanaria, alta 57 metri, staccata dal corpo della chiesa. La progettazione della Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao è stata affidata all’architetto Laurynas Gucevicius e le opere furono iniziate nel 1779, dopo la totale demolizione della precedente cattedrale e i lavori di costruzione durarono solo 4 anni. Durante l’occupazione sovietica l’edificio fu trasformato in un magazzino per i carri e poi in una galleria d’arte.

La Chiesa di Sant’Anna è una delle architetture più belle che si trovano a Vilnius.

La chiesa venne costruita in stile gotico nel 1394 sulle rive del fiume Vilnia. La costruzione fu voluta da Anna, moglie del Re Vytautas il Grande, la quale desiderava donare ai fedeli tedeschi e ai visitatori di passaggio un luogo di preghiera. Nei secoli la chiesa ha subito alcuni interventi che l’hanno parzialmente modificata, ad esempio, alla fine del 1400 fu rimaneggiata dai Francescani e, verso il 1582 fu in parte ricostruita dopo un grave incendio che la colpì seriamente. Alcuni lavori di restauro furono eseguiti anche nel 1909 e tra il 1960 ed il 1970.

Il Palazzo dei sovrani (Valdovų rūmai) sorge su un insediamento di costruzioni in legno della seconda metà del XIII secolo.

Nella prima metà del XIV secolo divenne il più importante edificio del territorio del Castello Inferiore di Vilnius (Vilniaus Žemutinė pilis), circondato da una cinta muraria. Dai tempi dei primi rappresentanti della dinastia dei Gediminas, qui hanno risieduto quasi tutti i sovrani della Lituania. A metà del XVII secolo il palazzo fu danneggiato e, in seguito completamente distrutto dall‘esercito russo. L’attuale residenza dei sovrani lituani è stata ripristinata solo nel 2013.

La Porta dell’Aurora è il punto di accesso più suggestivo al centro storico di Vilnius, collocata sulla linea di cinta meridionale della capitale. 

Il luogo inizialmente aveva una funzione difensiva e faceva parte di una fortificazione più ampia che comprendeva altre porte, poste in differenti zone della città antica e risalenti tutte alla prima metà del Cinquecento. La Porta dell’Aurora è invece sopravvissuta, diventando un luogo di preghiera in particolare da quando, nel 1993, essa fu meta di visita da parte di Papa Giovanni Paolo II.
La Porta dell’Aurora ospita un‘icona della Vergine della Misericordia, che si inserisce nella tradizione artistica delle Madonne brune, tipica dell’Europa centro-orientale. Ad oggi scarsissime sono le informazioni sull’identità dell’autore dell’opera e Lituania e Polonia si contendono la sua paternità. L’effigie della Vergine, collocata al centro della Porta e ben visibile anche dalla strada, è costellata ai lati da centinaia di tavolette votive che ritraggono santi e immagini sacre.
L’icona della Madonna nera è ritenuta miracolosa sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa con la vicina Cattedrale.

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