L’Erzegovina è la parte meridionale della Bosnia-Erzegovina, confinante con la Croazia, la Serbia e il Montenegro. Le principali città ed attrazioni sono Mostar, Počitelj, il Blagaj Tekke, le Cascate di Kravice e Medjugorje.
Il villaggio di Blagaj ha una storia molto antica, qui si insediarono prima gli Illiri, poi arrivarono i romani che vi fondarono un importante castrum, tanto che l’imperatore Giustiniano ne fece una cittadella fortificata. Per vedere la fama e lo splendore di Blagaj al massimo livello, bisogna però aspettare il 1400 quando l’Impero Ottomano ne fece una grande cittadina, in cui vennero costruite ben sette Moschee.
Divenne quindi un centro economico e religioso di rilievo. Ma ciò che rende famoso Blagaj però è la Tekhjia Dervisha. La Tekhija era un luogo di culto, un Monastero dove vive una comunità religiosa islamica, ma anche un luogo di riposo e contemplazione storicamente destinato ad ospitare i pellegrini. Nel caso di Blagaj la Congregazione che abitava questa Tekhija era quella dei Dervishi.
Le prime tracce scritte della Tekhija di Blagaj risalgono alla seconda metà del 1500. All’interno, l’antico Monastero si sviluppa su due piani. Le stanze, in perfetto stile islamico, sono tutte ricoperte di tappeti e ci sono alcune zone di preghiera.
Oggi, all’interno del Monastero, non ci sono più religiosi. L’attività dei Dervishi fu bandita in tutta la Bosnia dopo la Seconda Guerra Mondiale e la Tekhija divenne un complesso museale. Attualmente è affidata alla locale comunità islamica che dopo aver ristrutturato sia l’antico Monastero che le case destinate ad ospitare i pellegrini, sta cercando di riproporlo come luogo di culto.
Le cascate di Kravice sono un autentico capolavoro della Bosnia-Erzegovina anche se ancora troppo sconosciute al grande pubblico. Le cascate di Kravice sorgono nell’entroterra più fitto dell’Erzegovina, non troppo distanti dalla piccola città di Mostar e dal Santuario di Medjugorje. Le cascate di Kravice nascono dal fiume Trebizat e sono un imponente anfiteatro naturale alto più di 25 metri e largo più di 100.
Počitelj è un villaggio a sud della Bosnia-Erzegovina a circa 10km da Mostar. È unsito UNESCO e vanta una lunga storia da città fortificata ricoprendo un ruolo strategico durante il periodo medievale e anche sotto il periodo austro-ungarico.
Durante l’occupazione ottomana, invece, il paese si sviluppò e vennero costruiti alcuni tra gli edifici che lo caratterizzano come le moschee, i bagni turchi e la torre dell’orologio. Il paese attuale è profondamente diverso da quello originale. La guerra di Bosnia lo ha fortemente danneggiato. Dal centro del paese, si inerpicano sulla montagna alcune strade lastricate di pietra grigia che portano fino alla Moschea Hadži Alija.
La moschea ha subito profondi e ripetuti lavori di restauro. Gli ultimi iniziarono nel 2002 e restaurarono la cupola e il minareto distrutti dalle bombe della guerra nel 1993. La Fortezza sovrasta il paese e rappresenta il luogo panoramico per eccellenza da dove si può ammirare il borgo e tutta la valle circostante.