Travnik è una cittadina di circa 75.000 abitanti nel cuore della Bosnia Erzegovina, a circa 80 km a nord ovest della capitale Sarajevo. Si sviluppa lungo la valle del Lašva ed è circondata dai monti Vlašić e Vilenica.
Grazie alla sua posizione strategica, durante il periodo di occupazione Ottomana Travnik fu residenza del Visir.
Anche durante il periodo austroungarico, continuò ad essere il centro diplomatico più importante della Bosnia, diventando punto di riferimento per gli scambi commerciali e le produzioni di legno e tessuti.
In città si trovano varie testimonianze dei periodi di massimo splendore della città, mentre nel 1900 è diventata famosa per aver dato i natali al premio Nobel Ivo Andrić che qui ha ambientato il famoso romanzo “Le cronache di Travnik”.
Gli edifici più importanti della città sono la Fortezza e la Moschea Šarena Džamija.
La Fortezza venne costruita tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo ma venne ampliata durante la dominazione ottomana divenendo una vera e propria roccaforte difensiva tra le più grandi di tutta la Bosnia. Oltre alle mura e ai bastioni, all’interno si trova una sala allestita con una collezione storica ed etnografica.
Nella zona della fortezza sorge, fin dall’epoca ottomana, la Stari Grad.
Nel centro della città si trova la Moschea Šarena Džamija soprannominata “Moschea colorata”.