Il Museo storico nazionale di Tirana è il museo più importante della capitale e dell’intera Albania. All’interno dei suoi nove padiglioni si ripercorre la storia del popolo albanese e del suo territorio.
All’esterno, proprio sopra all’ingresso del museo, un grande mosaico intitolato ‘Gli Albanesi‘ raffigura il popolo albanese nella storia.
All’interno si sviluppano le varie sale suddivise in base ai periodi storici più importanti per il popolo e il territorio albanesi.
Nel padiglione dell’Antichità sono esposti reperti risalenti al periodo Tardo Paleolitico: oggetti delle abitazioni preistoriche e diverse sculture.
Completamente dedicato allo sviluppo economico, sociale, politico e culturale dell’Albania è invece il padiglione del Medioevo. Possiamo trovare documenti e reperti che testimoniano lo sviluppo dell’agricoltura sul territorio, una collezione di circa 1000 libri scritti in lingue straniere, una collezione di oggetti appartenuti ai più importanti principi albanesi e documenti che testimoniano la resistenza del popolo albanese contro gli antichi popoli dominatori dei bizantini, dei serbi e dei turchi.
Nel padiglione del Rinascimento si trovano documenti del periodo storico considerato che va dall’inizio del XIX secolo all’indipendenza, dichiarata dall’Albania nel 1912.
Nel padiglione dell’Indipendenza si trova il documento di grandissimo valore per il popolo albanese: la Proclamazione dell’Indipendenza albanese.
Interamente dedicato ai maestri dell’iconografia albanese il padiglione dell’Iconografia espone moltissime opere.
Il padiglione del Museo più incentrato sulla storia e lo sviluppo della cultura albanese è senz’altro quello dell’Etnocultura. Al suo interno si trovano strumenti musicali, oggetti prodotti artigianalmente e vecchie fotografie ma anche i decoratissimi vestiti tradizionali delle varie regioni albanesi.
Partendo dagli avvenimenti della Guerra di Valona del 1920, all’interno del padiglione della Guerra Antifascista il tema principale è proprio quello della resistenza comunista albanese al fascismo italo-tedesco durante la seconda guerra mondiale.
Aperto nel 1996, il padiglione dedicato al Genocidio Comunista tratta il delicato periodo storico compreso tra il 1943 e il 1992. In questa sala possiamo trovare la lista dei nomi delle persone che, durante la dittatura comunista, sono state condannate e fucilate dal regime.
Inaugurata nel 2014 in occasione della visita di Papa Francesco a Tirana venne inaugurata la sala in memoria di Madre Teresa di Calcutta, la più famosa donna albanese. Si trovano molti effetti personali e reperti.
Nel museo è severamente vietato fare le foto.