La diga del Vajont è stata progettata nel 1926 dall’ingegnere Carlo Semenza, e successivamente costruita tra il 1957 e il 1960 nel comune di Erto e Casso in provincia di Pordenone.
Lo scopo della diga era di fungere da serbatoio idrico di regolazione stagionale per le acque del fiume Piave.
La diga è alta 261,60 metri e all’epoca era la diga più alta del mondo.
Alle ore 22.39 del 9 Ottobre 1963 un versante del Monte Toc franò nel lago artificiale della diga provocando il disastro.
La valanga d’acqua superò la diga incanalandosi nella valle del Piave e spazzò via il paese di Longarone con i comuni limitrofi: oltre 2.000 furono le vittime.
Moltissime persone non furono nemmeno ritrovate, rimaste sepolte da strati di acqua e fango.
La marea di detriti seguì il corso del fiume Piave, arrivando a sfociare pochi giorni dopo nel mare Adriatico.
La diga, nonostante la frana e l’enorme sollecitazione provocata dall’acqua, rimase intatta.
Le cause principali del disastro furono legate ad alcuni fattori geologici ma soprattutto alle gravissime negligenze legati ai reali rischi e pericoli dando prevalenza agli interessi economici.