Dopo la Prima Guerra Mondiale le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi nella salma di un anonimo combattente caduto.
Fu scelta una salma non riconosciuta per ognuna delle zone di guerra più sanguinose.
Le undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, ebbero ricovero, in un primo tempo, a Gorizia, da dove furono poi trasportate nella Basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921. Qui si procedette alla scelta della salma destinata a rappresentare il sacrificio di 600.000 italiani.
Le altre dieci salme rimaste ad Aquileia furono tumulate nel cimitero di guerra che circonda la Basilica.
Il viaggio si compì sulla linea ferroviaria Aquileia-Roma a passo d’uomo in modo che presso ciascuna stazione la popolazione ebbe modo di onorare il caduto simbolo.
Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto venne tumulato nel sacello posto sull’Altare della Patria a Roma.