Follina è un piccolo centro urbano ai piedi delle Prealpi trevigiane e fa parte dei “Borghi più Belli d’Italia”.
Il territorio che circonda Follina è ricco di storia e ha dato i natali a importanti dinastie, che hanno contribuito a fare la storia della Serenissima Repubblica di Venezia. Il ritrovamento di alcuni reperti che risalgono a 120.000 anni fa ci dice che la civiltà ha fatto la sua comparsa a Follina già in epoca preistorica. Sono invece dell’epoca romana i resti di un percorso che qualcuno ha identificato con la via Claudia Augusta Altinate, importante strada militare costruita nella prima metà del I secolo d.C., per collegare la Pianura Padana con la Baviera, fino al Danubio. Il periodo più importante della storia di Follina è legato all’abbazia cistercense quando, grazie all’operato dei monaci, a Follina si radicò la lavorazione della lana. Il settore tessile prosperò per secoli, arrivando al massimo splendore dal XVII secolo. Abbazia cistercense di Santa Maria venne costruita nel 1200 ed è il vero cuore spirituale di Follina. Secondo la tradizione i benedettini avrebbero miracolosamente rinvenuto nelle vicinanze di Follina una statua di pietra raffigurante la Madonna con Bambino, si presume risalente al VII secolo.
La costruzione del chiostro, di età precedente alla basilica e oggi perfettamente conservato, fu terminata nel 1268, quando i monaci cistercensi si insediarono nel monastero.
Il Molinetto della Croda è un’antico mulino ad acqua ubicato nella valle del Lienza, in provincia di Treviso.
Caratteristico esempio di architettura rurale del XVII secolo, l’edificio fu costruito a più riprese. Le fondamenta della primitiva costruzione poggiano sulla nuda roccia, appunto la “croda” della montagna. Successivi ampliamenti consentirono di ricavare la dimora di modeste famiglie di mugnai. Il vecchio mulino, simbolo di una civiltà rurale in via di estinzione sotto l’incalzare della tecnologia, macinò l’ultima farina del 1953. Oggi il Mulino della Croda ospita al suo interno il museo storico del mulino.
Serravalle è un quartiere di Vittorio Veneto in provincia di Treviso.
Nel 1866 i podestà di Serravalle e della vicina Ceneda chiesero al nuovo governo italiano di poter unire le due città dando origine alla nuova città di Vittorio Veneto, in onore di Vittorio Emanuele II Re d’Italia. Piazza Marcantonio Flaminio è il risultato di un pregevole restauro cinquecentesco e di ulteriori restauri ottocenteschi. Spiccano in particolare la sua forma regolare e la pavimentazione in pietra d’Istria. La piazza è circondata da palazzi di epoca rinascimentale ed è chiusa a nord-ovest dal Palazzo della Comunità (o Loggia di Serravalle), antica sede del governo cittadino ricostruita tra il 1462 e il 1476, attualmente ospitante il Museo del Cenedese, che espone reperti di età romana e medievale, stemmi podestarili e una collezione di opere d’arte.