Sulla strada per la centrale, si trovano i resti del villaggio di Kopači.
Il paese fu colpito dalla ricaduta radioattiva, successivamente evacuato e sotterrato nel terreno per contenerne la radioattività.
Rimangono solo l’ufficio postale e la scuola materna.
Dentro la scuola si cammina sui detriti.
Ecco i lettini a castello, le pantofole impolverate, i giocattoli.
Le coperte, i cuscini, i quaderni, i disegni colorati a pastello, gli spartiti musicali e il pianoforte sgangherato.
I bambini sono state le prime vittime, colpite da cancro alla tiroide.
Oggi nell’area contaminata non ci sono né bambini né ragazzi: vietato l’ingresso a chi ha meno di 17 anni.